Due teramani ammazzati a poche ore di distanza. Fermato il killer di uno dei due: è una donna

TERAMO – Due teramani di origine, ma da tempo non più residenti in zona, sono stati ammazzati mercoledì scorso e adesso se ne cercano i killer. Le vittime sono un ingegnere nativo di Penna Sant’Andrea, Maurizio Alberto Celli Ursi di 54 anni, e un artigiano di Teramo, Corrado Valentini, 60 anni. Il primo è stato freddato a colpi di pistola durante un tentativo di rapina della sua macchina, a Caracas in Venezuela, il secondo è stato ucciso e poi bruciato alle porte di Ladispoli. Morti violente su cui si cerca di fare luce. Mentre nel caso dell’ingegnere emigrato tanti anni fa in Sudamerica dopo una laurea in Italia il movente è abbastanza chiaro ed è riconducibile al clima di violenza ingestibile nel paese ma il killer o i killer non hanno finora un volto, il delitto dell’idraulico da anni trapiantato a Ponte Galeria nella capitale avrebbe per il momento una mano nota: si tratta di una donna di 65 anni, posta in stato di fermo in tarda mattinata e che avrebbe confessato l’omicidio. La donna in passato ha avuto contatti con la vittima, ma dall’esame dei tabulati telefonici dell’uomo, sono emerse anche telefonate recenti. Il corpo parzialmente carbonizzato di Valentini è stato rinvenuto all’interno del suo Fiat Doblò: sul collo un foro e macchie di sangue sull’addome e a un ginocchio. La moglie ne aveva denunciato la scomparsa martedì scorso, non essendo rientrato a casa. I carabinieri che indagano sul delitto, sono risaliti alla donna grazie alle immagini di un impianto di videosorveglianza collocato a poca distanza: in esse sarebbe ritratta una persona incappucciata, con stivaloni e addosso un impermeabile mentre si allontanava dal furgoncino proprio mercoledì, poco dopo le 17 e che prima di fuggire avrebbe sparso liquido infiammabile sul mezzo, forse per tentare di cancellare ogni traccia.  Ritrovata anche l’arma del delitto, un coltello da cucina con lama di circa 10 centimetri che la donna aveva ripulito dopo aver compiuto l’omicidio e tentato di occultare nel furgone tra gli attrezzi da lavoro. L’ingegnere teramano in Venzuela è stato ucciso invece alle 14.30 ora italiana dello stesso giorno, mentre cercava di difendere il suo pick-up dal furto.